Classiche di EURO: Unione Sovietica - Olanda
lundi 25 mai 2020
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Leggi il racconto della finale di EURO 1988 prima di godertela in versione integrale su UEFA.tv.
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Battuta due volte in finale di Coppa del Mondo FIFA negli anni '70, l'Olanda affronta l'Unione Sovietica nella finale del Campionato Europeo UEFA 1988 e vuole dimostrare di non avere solo stile, ma anche carattere.
Contesto
Rinus Michels è furioso dopo la sconfitta per 1-0 contro la metodica Unione Sovietica di Valeriy Lobanovskiy nella prima gara del torneo. "Siamo troppo morbidi - dichiara -. Non siamo vincenti. Stavamo perdendo e nel secondo tempo abbiamo commesso solo quattro falli: non è professionale". Quando le squadre si riaffrontano in finale, l'Olanda arriva da una vittoria contro la Germania a Monaco ed è molto cambiata.
I protagonisti
Marco van Basten: il "cigno di Utrecht" vince il campionato alla prima stagione nell'AC Milan nonostante un fastidioso infortunio alla caviglia, ma si rifà all'Europeo segnando quattro gol nelle prime quattro partite.
Oleh Protasov: anche se all'URSS mancano i grandi campioni (nessun giocatore sarà inserito nella squadra ideale del torneo), la macchina di Lobanovskiy si affida a giocatori esperti come l'attaccante della Dynamo Kiev, autore di due gol prima della finale.
Ruud Gullit: il capitano dell'Olanda aveva lasciato il PSV per il Milan nel 1987, vincendo subito il Pallone d'Oro. Il versatile centrocampista spazia su tutto il fronte offensivo a EURO 1988 e il suo mix di fantasia e potenza rispecchia perfettamente le qualità della squadra.
La cronaca
Alla mezz'ora, Gennadiy Litovchenko ha una buona occasione ma conclude fra le braccia di Hans van Breukelen, poi inizia il dominio olandese. Dopo appena due minuti, sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Erwin Koeman, Marco van Basten appoggia di testa per lo smarcato Ruud Gullit, che batte Rinat Dasayev con una potente incornata.
Al 54', un lungo traversone di Arnold Mühren ispira uno dei gol più famosi nella storia di EURO: Van Basten non ci pensa due volte e fa partire un tiro al volo che supera Dasayev sul secondo palo. I sovietici hanno la possibilità di accorciare quando Van Breukelen atterra Sergei Gotsmanov in area, ma il portiere si riscatta parando il rigore di Igor Belanov.
Reazioni a caldo
Marco van Basten, attaccante Olanda: "È andato tutto bene. A volte succede, ma ci vuole fortuna e bisogna fare le cose giuste al momento giusto. In quel momento pensi: 'Siamo 2-0, possiamo vincere'. Per quanto riguarda il gol, non me ne sono reso conto subito. Lo si vede dalla mia reazione, mi chiedo 'Che succede?'".
Ruud Gullit, centrocampista Olanda: "Potrebbe provarci un altro milione di volte, ma non segnerà mai più un gol del genere. A volte è il tuo momento e ti domandi come sia possibile, ma è successo ed è questa la bellezza del calcio. Sono emozioni grandissime, ti senti al settimo cielo. [Quando alzi la coppa] te ne rendi davvero conto, ma è come essere in un film".
Rinus Michels, Ct Olanda: "Abbiamo vinto il torneo, ma sappiamo tutti che la vera finale è stata la semifinale".
E poi?
Circa il 60% degli olandesi guarda la finale. Ruud Gullit non è preparato per l'accoglienza che la squadra riceverà al ritorno in patria: "Non sapevamo che cosa stava succedendo in Olanda, non c'erano Internet né i cellulari - racconta a UEFA.com -. Quando siamo arrivati a casa, siamo andati da Eindhoven ad Amsterdam in pullman. Tutta l'autostrada, circa 100 km, era piena di gente".
Un altro milione di persone affolla i canali di Amsterdam, dove la squadra sfila con la coppa su una barca. Si racconta che molte case galleggianti siano affondate per il peso della gente che ballava sul tetto. Quello del 1988 rimane l'unico trofeo vinto dall'Olanda, mentre l'Unione Sovietica resta l'unica squadra ad aver perso tre finali del Campionato Europeo.